Giorno #2: L'intervento
Siamo al mio secondo giorno in ospedale, subito partiamo con il giro visite dei dottori, gli infermieri che fanno i prelievi (che con me ci mettono 20 anni perchè le mie vene sono più terrorizzate di me), pressione temperatura e digiuno. In realtà io non avevo idea dell'orario in cui mi avrebbero portato in sala operatoria, infatti ad ogni toc toc alla porta, saltavo come una molla, poi hanno detto alle 14 ci avviamo e mi sono un pò rilassata.
Non è successo molto da quel momento fino alle 14, quando mi hanno fatto mettere il camice e trasportata con tutto il letto al primo piano, dove c'erano le sale operatorie. Appena entrata noto il freddo glaciale che c'è dentro, cosa normale a pensarci, ma che in quel momento mi ha fatto rabbrividire. Per fortuna sono miope perchè le porte delle sale operatorie erano a vetro e quindi sono passata vicino ad una dove stavano operando, niente di traumatizzante perchè era tutto coperto, ma comunque comporta una certa ansia e adrenalina. Vi confesso che sono sempre stata attirata dalle serie tv sui medici, ne ho viste tante e per una frazione di secondo mi sembra estremamente affascinante, quando poi sono arrivata alla mia sala, ritorniamo dalle stelle alle stalle.
Non vedo molto perchè sono molto concentrata a fare quello che mi dicono, ma da quel che ho visto era... stupenda, nel senso, c'erano apparecchiature all'avanguardia, era tutto pulito, in ordine, mi ispirava in un certo senso tranquillità.
Entrata e posizionata inizia la parte che ho odiato di più. All'inizio di questo post vi ho detto che le mie vene erano terrorizzate dagli aghi più di me, purtroppo sono quasi fuggite senza di me, perchè l'anestesista e l'infermiera, che sono stati molto gentili e sdrammatizzavano tutto per aiutarmi, non riuscivano a beccare la vena. Mi hanno spiegato che l'ago è un pò più grande di quello per i normali prelievi, quindi bisognava essere più precisi. Nel bracci sono riusciti perchè i prelievi precedenti li avevano fatti lì e non c'erano altri angolini da cui entrare, allora siamo passati alle mani. Purtroppo per me anche li le vene non volevano farsi vedere, così hanno pensato bene di provare nel polso. Vi avverto che il polso è uno dei punti in cui fa più male, in realtà nel mio caso non ricordo di averne percepito tanto, ma semplicemente ero così stressata che mi sono messa a piangere perchè già non ne potevo più. Purtroppo nemmeno lì è andata così l'anestesista con una santa pazienza ha provato di nuovo sul dorso della mano ed è andata.
Attaccato il tutto e immesso l'anestetico, mi ci sono voluti 10 secondi e mi sono addormentata. Infatti l'unica cosa che ho percepito dopo che mi avevano iniettato l'anestetico è stato il rumore attorno a me mentre mi svegliavo e un dolore alla pancia, ovviamente come doveva essere. Questa è la stata veramente la parte più brutta perchè avevo un mal di testa atroce e non riuscivo a connettere il cervello, gli occhi non riuscivo a tenerli aperti ed ero insofferente alla posizione della testa sul cuscino, quindi giravo la testa di continuo.
L'operazione è durata poco meno di 1 ora, il dottore ha fatto 4 buchi, 2 piccoli piccoli uno di 1.5 centimetri e uno sull'ombelico un pò più grande. Ovviamente dopo l'operazione bisogna aspettare che il paziente si svegli per portarlo in camera, io ci so messo 3/4 d'ora. Non so le tempistiche per il risveglio, ma contate che io sono una dormigliona di natura.
Riportata in camera, rivengono i dottori, è andato tutto bene, mi mettono l'antidolorifico e dicono che no devo bere fino al giorno dopo perchè, a causa dell'anestesia, avrei rischiato di vomitare. No problem, ero troppo stanca e intontita per fare qualsiasi cosa, l'unica cosa era come fare per urinare, poi mi dicono che ho il catetere, quindi tutto ok non mi devo preoccupare di niente.
Bene, questa è stata la giornata più brutta di tutte, preferisco raccontarvi della nottata la prossima volta, per lasciarvi assimilare tutti questi eventi. Alla prossima.
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